Una esposizione permanente di calcolatori storici. I visitatori della mostra sono incoraggiati ad interagire direttamente con i reperti tecnologici.
Grazie ad un paziente lavoro di ricerca ed alla rete di relazioni con enti pubblici, tra cui diversi Dipartimenti dell’Universita’ della Calabria, enti privati, associazioni e singoli cittadini, il Museo Interattivo di Archeologia Informatica” (MIAI) ha ricevuto la donazione di materiale informatico di interesse storico, di documentazione cartacea e software originali.
Il museo vanta oggi centinaia di sistemi tra cui il primo enorme mainframe VAX dell’Universita’ della Calabria, vecchi cloni IBM, workstation UNIX, i primi computer prodotti da Apple, Olivetti ecc. e si arricchisce ed implementa ogni giorno grazie alle donazioni di privati e di istituzioni.
Gran parte delle macchine presenti nel museo sono messe a disposizione dei visitatori di ogni età che possono così cimentarsi ad esplorarle con attività didattiche e ludiche. Durante la visita al museo gli ospiti sono incoraggiati ad utilizzare tutte le apparecchiature esposte, interagendo con sistemi esotici, divertendosi con videogiochi arcaici e sperimentando il buon vecchio software di una volta.
Apertura ogni sabato dalle 16 alle 19.
Per le visite guidate e’ gradita una sottoscrizione di 3 euro.
Il primo sabato di ogni mese apertura speciale con approfondimenti dedicati a un singolo reperto del museo.